Il c.d. contenzioso medico legale è in costante aumento e rappresenta un problema per l’intero comparto sanità, al punto che lo scorso 11 febbraio i ginecologi che, tra i camici bianchi, sono i più bersagliati dalle denunce di risarcimento per danni da colpa medica hanno indetto uno sciopero disertando le sale parto per i cesarei programmati, circa 1.100 interventi, occupandosi solo delle emergenze. Lo stop ha riguardato anche l’attività dei consultori familiari e gli ambulatori ostetrici. Allo sciopero, proclamato dalla Federazione sindacale medici dirigenti (Fesmed), hanno aderito tutte le associazioni della ginecologia e molte altre sigle professionali.
È un segnale forte del malessere della categoria per l’aumento del contenzioso medico legale, che getta grandi ombre sul rapporto medico-paziente. Un timore che non è fugato dalla recente sentenza della Corte di cassazione che, applicando quanto previsto dal decreto Balduzzi, ha depenalizzato la colpa lieve.
Il ricorso al tentativo di mediazione per tutte le controversie aventi ad oggetto il risarcimento danni da colpa medica, tuttavia, poteva rappresentare una soluzione ottimale. Innanzitutto la procedura di mediazione è in grado di garantire al paziente ed al medico una privacy inimmaginabile in un pubblico processo, l’intervento di un mediatore specializzato nel settore e, quindi, un notevole risparmio in termini economici e di tempo.
Per il presidente di Cineas – consorzio universitario no profit- Adolfo Bertani, uno strumento utile per ridurre la conflittualità e diminuire la spesa pubblica sta nella mediazione obbligatoria. Secondo il numero uno del Consorzio universitario – nato su iniziativa del Politecnico di Milano e specializzato nella gestione dei rischi in sanità – il tavolo di conciliazione, come avviene in altri paesi europei, dovrebbe essere il passaggio obbligato prima di arrivare davanti al giudice. La Mediazione è dunque in grado di “curare” la sanità e persino migliorare le condizioni delle polizze in favore dei medici, grazie alla riduzione dei costi.