ISCO ADR ha sottoscritto un accordo di collaborazione con VIASAT, azienda leader in Europa nei sistemi di sicurezza satellitare.
ISCO ADR e VIASAT intendono avviare un’intensa collaborazione, mutuando il proprio know-how, la propria tecnologia e la propria rete per la realizzazione di attività di comune interesse quale la mediazione, con l’obiettivo di promuovere la diffusione e l’utilizzo della pratica di risoluzione delle controversie in alternativa alla giustizia ordinaria, facilitandone, in estrema sintesi, l’accesso ai potenziali utenti.
Per la realizzazione dell’ambizioso progetto ISCO ADR rende disponibili le oltre 80 sedi ISCO presenti sull’intero territorio nazionale, oltre naturalmente all’esperienza e professionalità dei mediatori iscritti nel proprio elenco, supportati dal sistema informativo Albert – software dedicato agli Organismi di Mediazione – in grado di gestire in modo completo e sicuro ogni fase della procedura: dal momento della presentazione dell’istanza, alla gestione delle scadenze, all’organizzazione delle sale riunioni, sino alla redazione del verbale definitivo.
Gli oltre 170.000 Clienti gestiti dalle 3 Centrali Viasat attive 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno – dimostrazione tangibile dell’efficacia del sistema e della professionalità dell’azienda – troveranno in ISCO ADR la soluzione ideale per risolvere in maniera conveniente ed efficace ogni controversia in cui dovessero incorrere.
Nonostante le temporanee avversità la diffusione della cultura della conciliazione resta mission primaria di ISCO ADR. D’altro canto nel nostro ordinamento persiste, pur dopo la pronuncia della Corte, la validità e l’efficacia dell’istituto della mediazione.
Di sicuro l’obbligatorietà rappresenta il passo necessario per avviare e consolidare un cambiamento di mentalità che, benché lento, stava cominciando a produrre i suoi effetti. Tuttavia ciò non significa che dopo il comunicato della Consulta la mediazione scompare, tutt’altro. La mediazione continua a rappresentare uno strumento utile ed efficace.
La mediazione deve permanere quale alternativa al processo inteso come momento conflittuale. Questa consapevolezza deve essere ben radicata nella cultura e nel pensiero comune.
Pubblicato 6 dicembre 2012